I gruppi filtranti ecologici
Le cucine professionali sono ambienti molto delicati in cui igiene, sicurezza e vivibilità sono aspetti fondamentali e da non sottovalutare sia per gli operatori che vi lavorano sia per la salute dei consumatori ai quali vengono somministrati gli alimenti lavorati e prodotti proprio in cucina.
Da questo punto di vista purificare l’aria dell’ambiente di lavoro, “contaminata” da nebbie oleose, fumi e odori dalle macchine di cottura, è di vitale importanza.
Una delle soluzioni migliori in tal senso è rappresentata dai gruppi filtranti ecologici. Si tratta di apposite centrali pensate per la deodorizzazione e filtrazione delle sostanze organiche e chimiche. I gruppi filtranti ecologici si occupano infatti di separare le sostanze organiche nocive con un elevato tasso di deodorizzazione.
Il concetto di funzionamento si basa sull’eliminazione delle particelle inquinanti attraverso fasi successive per mezzo di una serie di filtri e carboni attivi.
La loro costruzione è particolare e dettagliata ma si basa allo stesso tempo su una composizione abbastanza semplice che prevede la presenza di un cassone con profili di alluminio ossidato e angoli in nylon con fibra di vetro, un ventilatore centrifugo a doppia aspirazione fissato su guarnizioni in gomma antivibranti (che limitano vibrazioni e rumorosità) e da filtro a cella metallica, a tasca e a carboni attivi. Naturalmente alcune caratteristiche possono variare al variare del modello.
Il catalogo on line di Dina Forniture propone diverse tipologie di gruppi filtranti ecologici che si dividono sostanzialmente in due famiglie: gruppi filtranti ecologici con elettroaspiratore e gruppi filtranti ecologici privi di motore.
Come si può facilmente evincere, i primi godono di un gruppo ventilante che, oltre al potente ventilatore presenta un motore elettrico. Questo tradotto significa deodorizzazione e filtrazione delle sostanze in minor tempo e con un’alta efficienza, ma anche costi maggiori rispetto ai “colleghi” non dotati di motore.
Per finire, è bene sottolineare che il campo di applicazione di questi particolari macchinari non riguarda solo l’industria alimentare, ma anche quella meccanica e grafica, dove sono molteplici le sostanze organiche nocive prodotte ed emesse nell’aria.